Curare la stitichezza

La stipsi, comunemente nota come stitichezza, è una condizione che coinvolge l’evacuazione delle feci. In particolare, si tratta di un disturbo dovuto a una disfunzione intestinale, localizzata principalmente al livello del colon, provocando un’alterazione nel naturale ciclo della defecazione.

Questa spiacevole condizione può colpire sia uomini che donne, e in qualsiasi fascia d’età. In linea di massima, esistono due tipi di stipsi: acuta e cronica.

La stipsi acuta è un’alterazione temporanea dei tempi e modi dell’evacuazione, mentre la stitichezza cronica si protrae nel tempo, e in molti casi può essere la conseguenza di altre patologie.

Sintomi

La stipsi non è, di per sé, una malattia, ma quasi sempre corrisponde solamente a un disturbo, generato da altre cause. Per tale motivo, si suole definire la stitichezza solamente come un sintomo di altri disturbi o patologie, che possono essere di svariata natura o gravità.

La stipsi, come detto, si caratterizza per un’alterazione nel processo di evacuazione. In tal caso, le alterazioni possono essere di diverso tipo: sia a livello di frequenza (nell’espulsione delle feci), che per ciò che concerne la consistenza delle feci stesse.

Per quanto riguarda la frequenza, essa risulta di gran lunga inferiore rispetto alle comuni abitudini personali, che quindi variano da soggetto a soggetto. A livello di feci, invece, queste possono risultare più piccole e più dure rispetto alle condizioni di normalità.

Altri sintomi strettamente connessi alla stipsi, possono essere i dolori e le difficoltà durante l’evacuazione, e i dolori addominali, i quali, in caso di persistenza del disturbo, possono diventare cronici, e causare inoltre l’insorgenza di emorroidi.

Cause

Essendo la stipsi un sintomo alla base di numerosissimi disturbi o patologie, la causa di quest’ultima non risulta facilmente classificabile. Nei casi di stitichezza acuta, non gravi e, soprattutto, temporanei, essa può essere generata ad esempio da una reazione a un particolare alimento ingerito, oppure può essere uno degli effetti collaterali dell’assunzione di un farmaco.

In altri casi, invece, la stipsi può essere causata da alcune particolari abitudini alimentari o stili di vita, oppure può costituire il sintomo di patologie più o meno gravi. Tra queste ultime, può esserci la presenza di ragadi o, in un numero ristretto di casi, di tumori del colon.

Se la stitichezza è generata da altre patologie, oltre ai sintomi elencati precedentemente, le feci possono essere accompagnate anche dalla presenza di sangue, oppure possono verificarsi altri sintomi localizzati in diverse aree del corpo umano.

Cura e Prevenzione

Per prevenire l’insorgenza di stitichezza, in particolar modo quella acuta, è opportuno seguire delle abitudini alimentari e degli stili di vita corretti.

Nel primo caso, quindi, la prevenzione è affidata alla corretta alimentazione, la quale deve essere varia e, tra le altre cose, ad alto contenuto di fibre, presenti soprattutto in frutta e verdura, e nei cereali.

Per ciò che concerne gli stili di vita, è opportuno, ad esempio, mangiare a intervalli regolari e in maniera lenta e rilassata. Bisogna evitare inoltre l’eccessiva sedentarietà e associare all’alimentazione una buona dose di movimento e attività fisica, che può consistere anche, semplicemente, nel camminare durante l’arco di una giornata.

Per curare la stipsi esistono inoltre numerosi prodotti lassativi, sia naturali che farmacologici, ma per l’uso di questi ultimi è necessario un consulto medico, per stabilirne tempi e dosi.

Se, invece, alla base della stitichezza vi sono altri tipi di patologie, la terapia al riguardo dovrà essere mirata a curare i disturbi dei quali la stitichezza è soltanto un sintomo.