Se si spera di ottenere un colloquio di lavoro in un’azienda in cui si è interessati a lavorare, può essere utile dedicarsi alla redazione di una lettera di presentazione: un compito che, però, può rivelarsi più impegnativo e difficile di quel che si immagini. Lo scopo di una lettera di questo genere è quello di convincere chi la legge della bontà della propria candidatura. Già, ma come fare? Prima di tutto, è bene prendere in esame la posizione ricercata dal datore di lavoro: quali sono le competenze che dovrebbe avere la figura professionale di cui l’azienda in questione ha bisogno? Partendo dalla risposta a questo interrogativo si è sulla buona strada per ottenere il risultato sperato.
Una peculiarità imprescindibile per qualsiasi lettera di presentazione è la chiarezza: il che vuol dire essere, da un lato, precisi e sintetici, e, dall’altro lato, il più possibile diretti. No a formule troppo arzigogolate, sì a frasi semplici; no a perifrasi eccessive, sì a elenchi. Ovviamente, non si può fare a meno di prestare la massima attenzione alla correttezza della lingua italiana: se si hanno dubbi a proposito della correttezza di una scelta grammaticale, meglio chiedere consiglio a chi se ne intende piuttosto che debuttare con uno strafalcione linguistico che non farebbe certo fare bella figura.
L’impostazione della lettera di presentazione, quindi, dovrebbe essere all’insegna della semplicità, sia dal punto di vista dei contenuti che dal punto di vista della forma: anche l’aspetto estetico e la resa visiva della lettera sono rilevanti. Per questo motivo, i dati personali del candidato devono essere scritti a sinistra, in alto, mentre a destra devono essere riportati i dati dell’azienda a cui ci si rivolge. Dopodiché, non bisogna dimenticarsi dell’oggetto della lettera e, dopo il corpo, della firma e della data. Tutti dettagli che, in apparenza, hanno poco significato, ma che contribuiscono a rivelare un’attenzione ai particolari certo non disprezzabile agli occhi di chi è chiamato a reclutare nuove risorse.
Rileggere e ricontrollare è fondamentale, per non commettere errori e non lasciarsi sfuggire refusi: anche in questo caso, può essere consigliabile chiedere il supporto di un’altra persona, poiché – si sa – quattro occhi sono meglio di due. Un riferimento non corretto o un’intestazione sbagliata rappresentano un debutto non felice, anche se poi sono abbinati a un curriculum d’oro.
Per quel che riguarda i contenuti veri e propri della lettera di presentazione, è raccomandabile essere il più possibile chiari non solo parlando delle proprie esperienze e delle proprie capacità, ma anche illustrando le ragioni per le quali si sta scrivendo la lettera e si è deciso di indirizzarla all’azienda in questione. Essere in grado di comunicare la propria identità, professionale e non solo, vuol dire anche far capire a chi leggerà la lettera perché si ritiene di essere la persona giusta per il ruolo per il quale ci si candida. Bisogna essere sicuri di sé, pur tenendo alla larga l’arroganza: d’altro canto, per convincere gli altri è imprescindibile convincere prima sé stessi della bontà delle proprie azioni e del proprio curriculum.