Cosa controllare quando si stipula una polizza assicurativa

La polizza assicurativa stabilisce le condizioni contrattuali che disciplinano il rapporto tra l’assicurato e la compagnia di assicurazione, i criteri del calcolo del premio, i casi in cui l’assicurazione non è attiva, le modalità di denuncia dei sinistri e quelle di liquidazione.

La prima cosa da mettere in cima alla lista, sia in ordine cronologico, che come fattore di importanza, è che la polizza di assicurazione presa in esame riesca a soddisfare, in modo concreto, le reali esigenze dell’assicurato.

Spesso capita che dovendo vendere i propri pacchetti, le compagnie assicurative non riescano a soddisfare la totalità delle esigenze, per questo la figura del consulente assicurativo può aiutare a comporre il giusto mix di condizioni e di opzioni per rendere più completa e precisa la polizza.

Questo è il principale elemento che permette di determinare la migliore polizza in funzione delle proprie esigenze, indipendentemente dal tipo di copertura che si sta cercando (cioè polizza danni, assicurazione sanitaria, vita, ecc…).

Per le polizze che assicurano la responsabilità civile bisogna controllare quali siano i casi in cui la compagnia adotterà il diritto di rivalsa: un caso tipico si ha con le assicurazioni Rca e la formula del conducente unico, che permette di risparmiare sul premio, ma in caso di incidente con alla guida un conducente diverso, scatta la rivalsa, e la compagnia dopo aver risarcito il terzo danneggiato, chiederà il rimborso all’assicurato.

Invece nelle polizze sanitarie, nelle polizze infortuni e in quelle danni collegate alla casa bisogna prestare particolare attenzione ai casi di esclusione, per accertarsi che non vengano meno quegli elementi di copertura fondamentali per la propria condizione: se si vive in una zona, ad esempio, con un clima particolarmente rigido, si potrebbero verificare danni legati ad una grandinata eccezionale, o anche alle bassissime temperature, per cui sono da scartare le polizze che escludono tali eventi.

Per le polizze sanitarie bisogna fare molta attenzione anche alle strutture convenzionate con la compagnia di assicurazione, e se il rimborso viene fatto direttamente alla clinica (in questo caso l’assicurato non dovrà anticipare le somme di denaro), oppure all’assicurato (ma sarà questi a dover saldare in via anticipata il conto della struttura sanitaria).

Invece per quelle infortuni l’elemento principale è rappresentato dalla percentuale di franchigia che viene adottata per il calcolo dell’invalidità permanente, ed inoltre bisognerà chiedere sempre che vengano adottate le tabelle INAIL.

Le polizze vita temporanee ‘caso morte’, invece, presentano sempre dei termini di carenza (il periodo durante il quale la copertura assicurativa non è attiva, per cui se si verificasse il decesso la compagnia non pagherebbe il risarcimento), che possono tuttavia differire notevolmente da compagnia a compagnia: quindi bisogna controllare quale sia la durata della carenza applicata, e se vi è la possibilità di farla ridurre o togliere sottoponendosi alla visita medica.

Le polizze a vita intera, che rappresentano dei veri e propri investimenti, presentano dei costi di sottoscrizione, ma la loro entità influisce negativamente sul rendimento, per cui bisogna accertarsi della loro entità, ed informarsi anche sulla possibilità di restituzione tramite l’applicazione di bonus.

Alcune assicurazioni vita, se svincolate prima di determinate scadenze, applicano delle pesanti penali, anche in questo caso per una scelta consapevole non si deve sorvolare distratti da interessanti tassi promessi.